Tutto cominciò in una calda domenica di luglio. Avevo solo 6 anni, quando mio padre decise di portare me e tutta la famiglia su un colle sopra la mia città, dove finora ci ero stato solo per dondolare sull’altalena o giocare sullo scivolo al parco giochi.
Invece quel giorno di parco giochi non se ne parlò proprio. C’erano tanti colori, tante fantastiche creature a quattro ruote che erano un po’ diverse da quelle che ero abituato a vedere per strada, per non parlare delle “barchette”. E poi, mi portò su una tribuna, davanti alla partenza. Rombi, sgommate. Ed io, malato del videogiochi Colin McRae, pensavo fosse un rally…
Lì c’è stato il colpo di fulmine. Io e la passione crescevamo allo stesso ritmo. Una passione che non si limitava a gustarsi i passaggi spettacolari dei campioni delle salite, ma piena anche di aneddoti particolari.
Come dimenticare l’acqua a secchiate presa ad Ascoli nel 2012 e a Sarnano l’anno scorso e quest’anno…
Come dimenticare una Rieti 2013 col barbecue acceso sotto di me ed io e un cane che morivamo per la fame…
Come dimenticare i 40 gradi all’ombra del 2015 sempre alla Rieti – Terminillo…
Come dimenticare lo spettacolo con la “Banda Limoncello” della Curva “Iacoangeli” alla mia Coppa Teodori…
Come dimenticare le risate a Gubbio quest’anno con Enzo che faceva la diretta e Giuseppe…
Come dimenticare sempre a Gubbio, ma nel 2014, la frase di uno spettatore dopo aver visto passare una Mitsubishi Lancer: questa va a GPL…
Come dimenticare il Durello offerto da Luciano “El Postin” e Bianca, vere icone delle saite, dopo le prove di una Coppa Teodori…
Ma soprattutto come dimenticare gli abbracci, le battute scambiate con i vari piloti prima e dopo una gara…
Ecco, se mio padre quel giorno invece di portarmi sul Colle San Marco, avesse deciso di andare come le altre domeniche al mare tutto questo non lo avrei mai vissuto!!!
Davide Mala
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