Sì è disputata il 9, 10 e 11 giugno a Morano Calabro la 7° cronoscalata Morano – Campotenese, quarta prova del CIVM. La gara calabrese, ottimamente organizzata dalla morano Motorsport, per il secondo anno prova della massima serie di velocità in montagna, ha fatto registrare un ottimo riscontro di iscritti, con 199 verificati ammessi al via, tra cui quasi tutti i big della categoria.
Assenti i due campionissimi Simone Faggioli e Christian Merli, impegnati nella concomitante prova del EHCC, visto le caratteristiche velocistiche dei 7.100 metri del tracciato calabro, la lotta per la vittoria assoluta si è subito ristretta a due driver alla guida dei prototipi di 3000 cc, Domenico Scola su Osella FA30 Zytek e Omar Magliona su Norma M20 FC Zytek, con Domenico Cubeda e la sua “piccola” Osella PA2000 Evo Honda pronto ad approfittare di ogni passo falso dei due rivali.
La sfida sportiva ha esaltato il numeroso pubblico appostato sin dalle prime luci dell’alba sui muretti, nonostante il caldo torrido che ha caratterizzato l’intero week end di gara, e i due piloti in lotta per la vittoria, li hanno ripagati con un duello sul filo dei centesimi, che si è risolto al photofinish a favore di Scola, che ha preceduto Magliona di appena 87 centesimi, con la differenza in Gara 2 di soli 11 centesimi a favore del Lupacchiotto della Sila.
“E’ stato un fine settimana molto duro, sono contento per il risultato finale e i punti conquistati che mi permettono di balzare in testa alla classifica, ma non sono minimamente soddisfatto della prestazione. – ha commentato il portacolori della Jonia Corse al termine della gara – Già dalle prove si è ripresentato il problema al propulsore, con temperature altissime soprattutto nell’ultimo settore, quindi abbiamo capito che sarebbe stata difficile. In Gara 1 ho fatto registrare i primi due intertempi in linea con i tempi fatti lo scorso anno da Faggioli, quando realizzò il record, ma nell’ultimo intertempo, che è lungo poco più di un chilometro e mezzo, ho perso 3,6 secondi, sintomo che il motore non andava più. Ora speriamo di risolvere in tempo per la gara di Ascoli. Omar è andato forte ed ha dimostrato che oggi aveva un ottimo feeling con il tracciato, e seppur anche lui con problemi tecnici, non è stato facile vincere.”
Anche il sardo della CST Sport al traguardo non era minimamente contento del week end di gara.
“Il mio fine settimana è avvelenato – ha esordito Magliona appena sceso dalla vettura – il cambio della mia biposto non funziona come deve, e questo mi dà una gran rabbia, in quanto possiamo far bene, ma manca quell’ultimo step che non ci permette di essere davanti a tutti. A differenza della scorsa stagione, quest’anno ho il coltello tra i denti e lo dimostrerò col tempo. Voglio sottolineare che i problemi non dipendono dal Team Faggioli, di cui mi fido ciecamente, ma da una struttura esterna che ci fornisce il cambio, ed esigo che questo problema venga risolto definitivamente, perché buttare una gara per queste cose da veramente fastidio.”
Di umore completamente diverso il catanese della Cubeda Corse, terzo assoluto e vincitore di classe E2-SC2000 ancora al volante della fida Osella Pa2000 Evo Honda.
“Sono contentissimo della mia gara – ha commentato raggiante “Mimmo” Cubeda all’arrivo – perché ho conquistato i risultati che mi ero prefisso, ovvero la vittoria di classe e il podio assoluto, riuscendo per giunta a ritoccare il record di classe, da me detenuto, ed obbiettivamente più di questo con un 2000 non credo di poter fare. I miei competitor hanno tutti ormai fatto il salto in 3000 e anch’io sono in attesa della nuova vettura, che doveva debuttare già qui, ma un ritardo da un fornitore ci ha rallentato il programma di lavoro. Poco male, se i risultati con la mia amata PA2000 sono questi. Facendo i dovuti scongiuri, la mia nuova FA30 dovrebbe debuttare ad Ascoli, e sono ansioso di capire se riuscirò ad adattare subito il mio modo di guidare a questo tipo di vettura, che non ho mai provato.”
Ai piedi del podio si è classificato il giovane Michele Fattorini, ancora in pieno periodo di sviluppo e adattamento alla nuova Osella FA30 Zytek della Squadra Corse Umbra, che finalmente riesce a completare quattro salite senza problemi o pioggia, quindi buone per immagazzinare dati e fare comparazioni.
Quinto e sesto posto per la “famiglia da corsa” marsalese Conticelli Francesco al colante della Pa2000 ha preceduto papà Vincenzo e la sua Pa30 di 95 centesimi di secondo, vincendo il derby in famiglia e conquistando il terzo posto di gruppo E2-SC.
Settimo assoluto e terzo tra le monoposto si è classificato il portacolori Fasano Corse Franco Leogrande, che pare finalmente aver risolto i problemi di gioventù della sua Wolf GB08F1 Turbo. Il funambolico pilota pugliese ha infatti migliorato costantemente le sue prestazioni nell’arco del week end: “Sono contento del lavoro svolto dal Team – ha esclamato “BigLeo” – ed il diminuire costante dei distacchi dai top driver ne è la prova. Sono fiducioso per il proseguo della stagione. Probabilmente già ad Ascoli avremo un evoluzione del propulsore Wolf Power che dovrebbe permetterci il salto di qualità che meritiamo. D’altronde questa vettura è tutta da scoprire sulle salite, quindi proseguire un passo alla volta è il miglior modo per progredire.”
Si è piazzato all’ottavo posto il calabrese Luca Ligato, sempre più leader del Gruppo CN al volante della sua Osella Pa21s Evo Honda. Nonostante la doppietta calabrese, il pilota della CST Sport ha lamentato problemi di assetto nella prima manche, risolti nella seconda con un netto miglioramento dei riscontri cronometrici.
Nono posto per il trentino Diego De Gasperi, su Lola Dome di classe E2-SS 2000, davanti al potentino Achille Lombardi, che chiude la Top Ten al volante della sua Osella Pa21s Evo.
Tra le monoposto di gruppo E2-SS, oltre al podio formato dei 3000 Scola, Fattorini e Leogrande, e la vittoria in solitaria di De Gasperi in 2000, va segnalata la vittoria in solitaria di Gianni Angelini su Gloria B5 di classe 1000, che gli è valsa l’ottava posizione nel 2° Trofeo ProtoBike G-Energy by Salitastiledivita.it ed il sesto posto di gruppo per Francesco Mercuri su Wolf GB08F1 RPE.
Tra le biposto con motorizzazione libera, dominato da Magliona davanti a Cubeda e Conticelli Jr, vanno registrate le prestazioni di Giuseppe Vacca sulla Osella Pa2000, terzo di classe e quinto di gruppo. Sempre in gruppo E2-SC, tra le piccole biposto iscritte al Trofeo ProtoBike G-Energy, è stata battaglia vera tra l’elia Avrio ST09 di Francesco Ferragina e l’Osella PA21JrB di Ivan Pezzolla. Dopo le due salite di gara, è stato di soli 32 centesimi di secondo il vantaggio del driver calabrese della Scuderia Vesuvio nei confronti del pugliese della Gretaracing. Alle loro spalle si sono classificati nell’ordine, Leonardo Nicoletti al volante della sua verde Radical ProSport 1.6, Piero Nappi al debutto sulla Osella Pa21JrB 1000 del Team Fattorini Motorsport, il sempreverde Antonino Ritacca su Osella Pa21s J 1.4, il portacolori New Generation Racing Giuseppe Rubino su Elia Avrio ST/9 1000, il leader della classifica Andrea Pace su Radical ProSport 1000.
Tra le biposto di gruppo CN, vinto da Luca Ligato, davanti a Achille Lombardi, staccato di 2,60 secondi, va segnalata la buona prestazione di Cosimo Rea, che sembra abbia finalmente trovato la giusta direzione per lo sviluppo in salita della sua Ligier JS 51 motorizzata Honda. Tra le CN 3000, vittoria dell’inossidabile Silvio Reda su Osella Pa20 BMW, mentre in classe 1.6, ottimo il debutto stagionale del poliziotto volante Gianni Loffredo, nuovamente su di una biposto Osella in versione Jr. Da registrare il rovinoso incidente in prova 2 del beniamino di casa Rosario Iaquinta, che in una veloce piega destra ha perso il controllo della sua Osella Pa21s Evo andando a sbattere. Vettura danneggiata e pilota trasportato in ospedale per controlli, ma per fortuna solo tanto spavento per il driver di Castrovillari.
Tra le vetture con preparazione estrema di gruppo E2-SH, il bolognese della CST Sport Manuel Dondi ha dominato in maniera perentoria. Il pilota della Fiat X1/9 motorizzata Alfa Romeo ha surclassato l’agguerrita concorrenza, con una prima manche di gara che l’ha portato ad abbassare il record del tracciato, detenuto da Piero Nappi su Ferrari 550 M, di oltre un secondo, fermando il parziale su 3’10”62, demolendolo definitivamente in Gara 2 quando ha fatto registrare lo strabiliante tempo di 3’07”93.
Alle sue spalle si è classificato l’ingegnere di Ariccia, sempre più a suo agio sulla BMW Z4 GT, che in Gara1 era riuscito a terminare in scia del bolognese, staccato di appena 55 centesimi, ma che nonostante il progressivo miglioramento in Gara 2, nulla ha potuto contro la seconda salita del bolognese, terminando la gara con 2,75 secondi di ritardo. Chiude il podio di gruppo la potente BMW Cosworth di Carmine Tancredi. Da registrare il rientro in una gara di CIVM dell’alfiere Fasano Corse Leonardo De Carolis, nuovamente in gara su di una Smart Roadster 1000 dopo 35 anni di inattività.
In Gruppo E1 Italia, Marco Sbrollini, partito con i favori dei pronostici, ha dovuto fare i conti con un problema tecnico che lo ha praticamente fermato in Gara 1, facendogli accumulare un ritardo di oltre un minuto. In Gara 2 il pilota della Scuderia Speed Motors ha conquistato la vittoria, attestandosi nella graduatoria aggregata di Gruppo soltanto al 21° posto. Ad aggiudicarsi la vittoria assoluta è stato il pilota dell’Alfa 156 STW di classe 2000, Ferdinando Cimarelli, con due salite velocissime e costanti, 3’26”79 e 3’26”32. Alle sue spalle il presidente dell’Apulia Corse Vito Micoli, che dopo aver sofferto per alcuni piccoli problemi alla sua Renault R5 GT in Gara 1, ha espresso tutto il suo potenziale in Gara 2, conquistando la vittoria di classe e la vittoria tra le vetture turbo. Terzo posto di gruppo, e secondo di classe per il pilota pugliese Vito Tagliente, tornato nuovamente a guidare la sua verde Honda Civic Type R di classe 2000. Ai piedi del podio si è disputato uno dei duelli più accesi e attesi del week end calabrese, la battaglia di classe E1-1600 tra i corregionali Giuseppe Aragona e Domenico Chirico, entrambi su Peugeot 106. Al termine delle prove il pilota reggino era al comando con la sua rossa 106, ma in gara, l’ingegnere di Villapiana ha sfoderato il suo proverbiale “Asso nella Manica”, e dopo due manche tiratissime ha potuto godersi la vittoria con un vantaggio di appena 1,32 secondi. Completano il podio, in classe 2000 la Clio di Ivan Tudisco, in classe 1.6T la Renault R5 GT di Domenico Rotella e in classe 1.6 la Peugeot 106 di Giovanni Lanteri. Da registrare la vittoria in classe 1.4 di Luca Fichera su Peugeot 205, in classe 1150 di Antonio Fiore su AA112 e in classe 1.4 Moto di Claudio Gullo su VW Polo.
Tra le dreamcar di gruppo GT, vittoria a mani basse per il foggiano Lucio Peruggini e la sua Ferrari 458 GT3. L’assenza dei diretti avversari di campionato ha permesso al driver della AB Motorsport di sperimentare nuove soluzioni di assetto in attesa della doppia sfida ad Ascoli e Trento con l’amico/rivale Marco Cristoforetti e la sua Porsche 911 GT3R. Alle sue spalle si è piazzato Mauro Gabriele su Porsche 997 GT Cup, staccato di 55 secondi.
In Gruppo A, si è imposto il catanese Salvo D’Amico e la sua Renault Clio. Il portacolori della Scuderia Etna ha dominato entrambe le salite di gara, precedendo la Peugeot 106 del corregionale Angelo Guzzetta, vincitore di classe 1.6 e l’Alfa 147 Cup di Francesco Urti, secondo di classe 2.0. Chiude il podio di classe 2000 il portacolori del Team Borret, Paolo Parlato Honda Civic Type R. Da segnalare la vittoria in solitaria di Salvatore Vecchio in classe +3000 su Lancia Delta HF e la vittoria di classe 1.4 per Adriano Garritano su Peugeot 106 Rally.
In Gruppo N, vittoria al debutto sui 7’100 metri del veloce tracciato calabrese per “Zio Lino” Vardanega e la sua Mitsubishi Lancer Evo X. Il pilota veneto ha conquistato una la vittoria di gruppo su di un tracciato che lo ha da subito appassionato. Alle sue spalle le vetture di classe 2000 di Renato Geremia e Maurizio Perrotta, rispettivamente su Honda Civic Type R e Renault Clio RS. Tanto spavento e vettura distrutta, ma per fortuna nessuna conseguenza fisica per il leader del campionato, Rocco Errichetti, che in Gara 2, dopo aver conquistato il secondo posto assoluto di gruppo in Gara 1 ed aver fatto segnare il nuovo record di classe 1.6, ha rovinosamente impattato al “ponticello”. Il crash ha costretto il veloce driver lucano ad una notte di osservazione in ospedale, ed una sospensione di oltre un’ora e mezza della gara per ripristinare la sicurezza del percorso, visto che per l’impatto, sono andati distrutti alcuni metri di muretto. Da segnale la vittoria di Antonio Del Luca in classe 1.6, davanti ad Antonio Fichera e Maurizio Argirò, mentre nella numerosa N-1.4 si è imposto al debutto il driver Gino Palmisano, davanti a Domenico Budano e Maurizio Ferrauto.
In Produzione Evo, vittoria per Carmelo Maio davanti a e Salvatore Lipari, tutti di classe 2000, con Saverio Caporaso e Salvatore Crocco vincitori rispettivamente di classe +3000 e 1150.
In Gruppo Produzione S, podio tutto Apulia Corse con Martino Sisto che ha preceduto i compagni di scuderia Vito Livrano e Riccardo Sannolla, tutti di classe 2000, con Francesco Narciso e Francesco De Nisi vincitori rispettivamente della classe 1.4 e 1.6.
In Racing Start Plus, nuova vittoria per il portacolori Gretaracing Francesco Savoia, che al volante della Mini Cooper S JCW della DP Racing ha fatto registrare il nuovo record di gruppo. Alle sue spalle la turbo lady Rachele Somaschini, che ha vinto il testa a testa con il giovane pugliese della AC Racing Andrea Palazzo, terzo tra le turbo. La driver di Cusano Milanino con questa prestazione si è aggiudicata anche la classifica della Coppa Dame. Terzo posto assoluto e primo tra le aspirate per il veloce pilota della ASD Perodi Aldo Romano, sempre più a suo agio sulla scattante Renault Clio RS di classe 2.0. Chiudono il podio delle aspirate il pilota della Honda Civic Type R Michele Calabretto e il driver della Peugeot 206 RC Giancarlo D’Andrea. Da registrare in classe 1.6 la vittoria di Paolo Cicalese su Honda Civic.
Tra le vetture di stretta derivazione di serie, straordinaria vittoria di Giacomo Liuzzi, con annesso nuovo record di gruppo. Il driver della gialla Mini Cooper S della AC Racing ha sbaragliato la concorrenza con una gara praticamente perfetta staccando il diretto avversario, il reatino Antonio Scappa, anche lui su Mini Cooper S, di 3 secondi a manche. Ha conquistato il terzo gradino del podio, vincendo la classifica tra le vetture aspirate, il questore volante Angelo “The Doctor” Loconte, che al volante della sua Honda Civic Typo R ha preceduto il giovane Francesco Perillo e la sua Renault Clio RS. Spettacolare duello in classe 1.6 tra il giovane Nicola Spadafora e il veloce Riccardo Martelli, entrambi su Peugeot 106 S16. Al termine di due manche tiratissime, si è aggiudicato la vittoria il giovane driver calabrese per appena 1.09 secondi sul pugliese. Vittoria a mani basse in classe 1.4 per il portacolori della Cosenza Corse Arduino Eusebio e la sua VW Polo, mentre in classe 1150 si è imposto sulla sua Fiat Cinquecento SP il veloce Luca Miceli.
Tra le piccole di casa Fiat di gruppo Le Bicilindriche, spettacolare vittoria assoluta e annesso record di GR.5 per il lametino della New Generation Racing Angelo Mercuri, con il siciliano Daniele Portale e il calabrese Mirko Paletta a completare il podio. In Gr.2, vittoria di Pietro Garritano davanti a Giuseppe Torcarsio e Orazio Reitano, con Alfio Messina e Francesco Colabello rispettivamente vincitori del Gr.2 classe 600 eGr.1/5 classe 650.
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