Il Campionato Italiano Velocità Montagna ha fatto tappa, il 26, 27 e 28 maggio per il suo terzo round in Friuli, per la cronoscalata 48° Verzegnis – Sella Chianzutan, valevole anche per il FIA IHCC – International Hill Climb Cup.
Con 250 iscritti provenienti da tutt’Europa e la penultima tappa in montagna del 100° Giro d’Italia di ciclismo, che passa proprio dalla Sella Chianzutan, il week end sulle alpi carniche si preannunciava pieno di spettacolo e così è stato. Il connubio ciclismo/motorsport ha riempito il tracciato ed il paddock della classica cronoscalata friulana già dal venerdì, incoraggiato dal meteo che dopo anni di pioggia, ha concesso una cronoscalata asciutta e assolata.
Ad aggiudicarsi la gara, non senza tribolare, è stato il leader della classifica italiana ed europea Christian Merli, autore in Gara 1 di una salita da record, abbassato di oltre 1,5 secondi il precedente primato, fermando il cronometro sul tempo di 2’26”16, ma che in Gara 2, causa una valvola dello pneumatico anteriore sinistro difettosa sulla sua Osella FA30 Evo Fortech gommata Avon, ha praticamente corso su tre ruote, rischiando già alla prima curva di finire a muro per l’afflosciamento improvviso della gomma.
“Ho rischiato molto – ha esclamato appena sceso dalla sua osellona, cercando di capire il problema alla ruota – mi è andata bene, ma ho davvero rischiato molto. Alla prima curva ho sterzato ma la macchina non ha inserito, sono riuscito a riprenderla per un niente, e poi di lì ho sentito la ruota che calava di pressione metro per metro, fino a strisciare a terra nell’ultimo tratto. Mi spiace molto per i punti di Gara 2, perché sarebbe stata una bella doppietta.”
Alle sue spalle si è classificato il portacolori della Jonia Corse Domenico Scola, vincitore di Gara 2 sulla sua Osella FA30 Zytek, e recuperando 2 dei 4 secondi rimediati in Gara 1 dal trentino.
“Non so di preciso che problema abbiamo avuto – ha commentato il Lupacchiotto della Sila – ma il mio propulsore non andava come doveva, era fiacco. Ho preso il massimo punteggio possibile in questa condizione, ma non sono minimamente soddisfatto della prestazione. Vedremo di risolvere prima di Morano, perché il tempo di Christian in Gara 1, così come stiamo, non era avvicinabile.”
Terzo si è piazzato il vincitore del Gruppo E2-SC, il siciliano Domenico Cubeda, che al volante della sua Osella Pa2000 Evo Honda ha approfittato del ritiro in Gara 2 di Omar Magliona per un contatto ravvicinato alla chiacane.
“Per me è stata una gara fantastica – ha commentato il portacolri della Cubeda Corse – perché anche grazie al ritiro di Magliona ho potuto vincere il gruppo e salire sul terzo gradino del podio assoluto. Credo questo sia stato il modo migliore per salutare la mia Pa2000 Evo, in quanto se tutto procede per il meglio, da Morano dovrei debuttare sulla mia nuova Osella FA30 Zytek.”
Per quanto riguarda il “sardo volante”, dopo un ottima Gara 1 chiusa in terza posizione assoluta a soli 16 centesimi di secondo da Scola, in Gara 2, dopo aver fatto segnare il miglior intertempo, è stato autore di una toccatina alla chicane che gli ha danneggiato la sua Norma M20 FC Zytek quel tanto che basta per non permettergli di proseguire.
Al quarto posto assoluto ha chiuso il pilota di Marsala Francesco Conticelli, anche lui su Osella Pa2000 Honda, staccato dal corregionale su vettura gemella di 3,26 secondi.
Quinto assoluto e primo tra le biposto in configurazione nazionale di gruppo CN si è classificato il reggino Luca Ligato, al volante della fida Osella Pa21 s Evo Honda che lo ha visto giungere a un solo centesimo di secondo dal record di classe, fatto registrare da Magliona nel 2015.
“Sono molto soddisfatto del lavoro svolto in questo week end – ha esordito il portacolori CST Sport – in quanto nelle prove non eravamo a posto con la vettura ma con il team abbiamo lavorato molto e i risultati si vedono! Ora il pensiero è rivolto a Morano, tracciato che per le sue caratteristiche velocistiche mi si addicono molto.”
Al sesto posto assoluto si è classificato il veloce driver di Caprino Veronese Federico Liber, che al volante della piccola F.Gloria C8P Evo 1.6 si è aggiudicato il terzo posto assoluto di gruppo E2-SS, la vittoria di classe 1.6 e la vittoria nel 2° Trofeo ProtoBike G-Energy by Salitastiledivita.it.
Staccato di 1,37 secondi da Liberi si è piazzato il trentino della Vimotorsport Diego De Gasperi e la sua Lola Dome motorizzata Honda, primo di classe E2-SS 2000, che ha preceduto il ceco Janik Vaclav e la sua Norma M20 FC di solo 6 centesimi.
Chiudono la Top Ten il calabrese Rosario Iaquinta su Osella Pa21s Evo Honda di Gr. CN e il pugliese Franco Leogrande su Wolf GB08F1 che finalmente sembra aver intrapreso la giusta via per lo sviluppo della sua monoposto in fibra di carbonio, con propulsore sovralimentato.
Analizziamo i risultati dei vari gruppi.
Tra le monoposto di gruppo E2-SS, oltre al podio formato da Merli, Scola e Liber, va segnalata la vittoria tra i 2000 di Diego De Gasperi su Lola Dome.
Tra le biposto internazionali di gruppo E2-SC, alle spalle di Cubeda e Conticelli su Pa2000 si è piazzato Janik Vaklav su Norma M20 FC, primo di classe 3000. Ottimo quarto posto di gruppo e primo tra le piccole 1.6 per il pilota della Vimotorsport Domenico Dall’O’ al volante della Radical ProSport. Da registrare in classe 1000 la vittoria di Luca Giovannoni su Osella Pa21 JrB e il piazzamento di Andrea Pace su Radical Prosport.
Nel gruppo CN il giovane driver di Chiatona inanella un weekend praticamente perfetto. Ligato, con la vittoria di entrambe le salite di gara, fa bottino pieno di punti per il campionato, e che con la toccatina in gara1 del suo diretto avversario Achille Lombardi, costretto al ritiro, aumenta il vantaggio in campionato. Alle sue spalle si sono classificati Rosario Iaquinta e Franco Manzoni, tutti su Osella PA21s Evo Honda, con Lombardi secondo in gara2.
Tra le vetture di gruppo E2-SH, il bolognese della CST Sport Manuel Dondi è stato autore di una gara formidabile. Il giovane driver al volante della sua Fiat X1/9 di classe 2000 ha stracciato la concorrenza, tra cui tutti i mostri da oltre 600 cv che corrono il Challenge Fia, grazie ad una ottima prima salita di gara, ma soprattutto con la prestazione monstre di Gara2 dove, risolto un piccolo problema al cambio, ha fatto registrare il nuovo record del percorso di gruppo E2-SH fermando il cronometro sul tempo di 2’47”41, tre secondi meglio del precedente primato. Da registrare il secondo posto, con vittoria di classe +3000 per il laziale Marco Jacoangeli su BMW Z4 GT e il terzo posto per Luciano Gallina e la sua Lancia Y Proto. Fermo il teramano volante Marco Gramenzi in Gara 2 per noie meccaniche alla sua nuovissima Alfa 4C MG Zytek dopo aver fatto registrare un incoraggiante terzo tempo in Gara 1.
In gruppo E1 Italia, si è imposto lo svizzero Ronnie Bratschi su Lancer Evo EGMO davanti al ceco Karel Trneny su Scoda Fabia WRC e l’italiano Mauro Soretti su Subaru Impreza. In Gara1 è stato l’austriaco Karl Schagerl a far segnare il miglior riscontro cronometrico coprendo i 6540 metri del tracciato friulano in 2’46”44, che gli è valso il nuovo record di gruppo E1, ma in Gara 2 il pilota della VW Golf Rallye R TFsi è incappato in un testacoda che ne ha rallentato la marcia, facendolo terminare al non posto di gruppo. Nella classe più numerosa e combattiva, la 2000, si è imposto con un guizzo al photofinish il pilota della Alfa 156 ST Ferdinando Cimarelli, che ha preceduto per appena 2 decimi di secondo l’austriaco Thomas Strasser su VW Scirocco. Al terzo posto si è classificato il calabrese trapiantato in germania Egidio Pisano, al volante della sua rossa VW Golf Minichberg. In classe 1,6 vittoria di Domenico Chirico su Peugeot 106. Il pilota della Jonia Corse ha regolato la concorrenza con due salite molto veloci, staccando la Honda Civic di Maurizio Contardi e la VW Golf di Florian Pyringer rispettivamente a 8,68 e 12,68 secondi. Non si sono risparmiati, fornendo al pubblico presente uno spettacolare duello tutto italiano in classe 1.4, Bruno Grifoni e Alessandro Vettore, entrambi su Peugeot 106, che si sono equamente divisi le vittorie in gara 1 e gara 2, con Grifoni che si è aggiudicato la classifica aggregata per appena 96 centesimi. Da registrare la vittoria in classe 1.6T di Alberto Fant su Renault R5 GT Turbo.
Tra le dreamcar di gruppo GT, il portacolori Vimotorsport Luca Gaetani si è imposto in entrambe le salite di gara, staccando il padovano Roberto Ragazzi, anche lui su Ferrari 458 Chellenge Evo, che però ha da recriminare per aver trovato da metà percorso il bresciano Sebastiano Frijo su Porsche 997 Cup, che lo ha tenuto dietro per alcuni km. Trezo assoluto e primo tra le Supercup, al volante della Lamborghini Huracan il goriziano Bruno Jarach, mentre la vettura gemella di Giani Di Fant è incappata in un rovinoso incidente che la ha danneggiata seriamente.
In Gruppo A, si è aggiudicato una gara funambolica l’altoatesino Rudy Bicciato. Il pilota della Mitshu in Gara 1 si è accorto di un problema al cambio: subito dopo la chicane la cordicella del cambio gli si è staccata lasciandolo in folle, ma Rudy non si è perso d’animo, e sfruttando l’inerzia della vettura non si è fermato, sistemando in marcia la corda e riprendendo la gara come se nulla fosse, terminando secondo a 4,52 secondi dall’austriaco Reinhold Taus su Subaru Impreza WRX STI. In Gara 2, con la vettura integra, Bicciato ha preso dei bei rischi che lo hanno ripagato con la vittoria di manche e la vittoria assoluta staccando l’austriaco di 2,59 secondi. Alle spalle dei due piloti delle vetture di classe +3000 si è piazzato il catanese volante Salvo D’Amico, vincitore della classe 2000 sulla fida Renault Clio RS. Da registrare la vittoria in classe 1.6 di Roberto Parisi su Renault Clio S1600 dopo uno spettacolare duello con Fabrizio Bommartini su Honda Civic EK4, staccato di appena 1.06 secondi.
Da registrare le vittorie di Fabio Zanette su Renault GT5 in Produzione S e di Roberto Boscariol in Prodduzione E su Renault Clio Williams.
In gruppo N è stata battaglia fino all’ultimo metro tra le Mitsubishi Lancer di Lorenzo Mercati e Antonino Migliuolo, con Mercati vincitore di Gara 1 e “O Play” di Gara 2. Alla fine ha conquistato il gradino più alto del podio per soli 62 centesimi è stato Mercati, davanti a Migliuolo e all’austriaco Dieter Holzen, anche lui su Mitsu, staccato di quasi 10 secondi. In classe 2000, vittoria per l’austriaco Christian Mayer davanti ad Adriano Pilotto, entrambi su Honda Civic Type R, con il potentino Rocco Errichetti dominatore della classe 1.6 e ottavo assoluto di gruppo. Da segnalare la vittoria della lady umbra Camilla Bisceglia su Peugeot 106 Rally.
In Racing Start Plus, dominio del portacolori Gretaracng Ciccio Savoia, che si è aggiudicato entrambe le manche di gara con distacchi nell’ordine dei 5.5 secondi a salita. Il driver pugliese ha da recriminare per un problema sui freni posteriori che lo ha afflitto per tutto il weekend, e nonostante ciò ha fatto registrare il nuovo record di gruppo fermando i cronometri sul tempo di 3’12”77. Alle sue spalle si è accesa una bella battaglia per le restanti posizioni sul podio, tra le Mini Cooper S di Andrea Palazzo, Rachele Somaschini, Fabrizio Martinis e Vito Tagliente, tutti racchiusi in pochi secondi. A conquistare il secondo gradino del podio è stato il portacolori Fasano Corse Andrea Palazzo, che ha preceduto la driver milanese di 1.86 secondi, con Martinis a 62 centesimi e Tagliente a 2,43. Tra le aspirate da registrare l’ottima prestazione di Rosario Parrino su Honda Civic Type R.
Tra le vetture di stretta derivazione di serie, le Racing Start, è stata netta l’affermazione del pilota pugliese Giacomo Liuzzi, che alla guida della sua Mini Cooper S JCW ha fatto registrare il nuovo record abbassando il precedente primato di oltre 5 secondi. Liuzzi ha preceduto di 5.72 secondi il suo diretto avversario per il titolo, il reatino Antonio Scappa, anche lui su Mini Cooper S, in leggera crisi d’assetto nel week end friulano. Terzo il sempreverde Mario Tacchini, staccato da Liuzzi di 23 secondi. Tra le Aspirate, vittoria con spavento per il pugliese Francesco Perillo. In Gara 1 il portacolori Apulia Corse si è ritrovato la vettura dell’amico/rivale Gianni Lisi incidentata ed in piena traiettoria nell’ultima curva del tracciato. Con un abile controllo di vettura perillo è riuscito a schivare la vettura, strisciando la sua Clio sul rail e perdendo secondi preziosi che lo hanno fatto classificare a soli 9 decimi dal vincitore di Gara 1 Marco Cappello, primo tra le aspirate con la piccola Honca Civic di classe 1.6. In Gara 2 il pilota di Locorotondo ha sfoderato una prestazione maiuscola, aggiudicandosi classe e primato tra le aspirate. Alle sue spalle il già citato Cappello, primo tra le 1.6. Da segnalare la vittoria tra le RS1.4 di Marco Zanandrea su Peugeot 106.
Tra le piccole Le Bicilindriche, vittoria in solitaria per il fornaio volante Mimmo Tinella e la sua Fiat 500.
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