E’ stato un week end rovente, quello della 56° Coppa Paolino Teodori, quinta prova del CIVM, non solo per gli oltre 35° di temperatura ma soprattutto per le numerose sfide decise al photofinish che hanno “incendiato” il folto pubblico.
La classicissima ascolana, valida anche per TIVM Nord e Sud e per il FIA –IHCC, è stata caratterizzata dalla lotta tra le due Osella FA30 del trentino Christian Merli e del calabrese Domenico Scola, decisa alla fine per soli 17 centesimi di secondo a favore dell’alfiere Vimotorsport Merli.
«Ho fatto fatica tantissimo sin dall’inizio , – ha commentato a caldo il trentino – dopo gara1 credevo di aver peggiorato l’assetto e in gara2 abbiamo provato a tornare alle soluzioni di sabato, ma la scelta è stata sbagliata. Ho perso un sacco di tempo nel secondo intermedio perché non riuscivo proprio a dare gas, Domenico invece è andato forte quindi onore a lui per la vittoria di gara2. Onestamente, non per essere polemico, ma l’assegnazione dei punti Gara1/Gara2 non mi è mai piaciuta… in tutti i campionati più importanti i punti sono assegnati in base alla classifica assoluta, e non su dei parziali… ma la regola è quella, quindi bisogna rispettarla e adiamo avanti e puntiamo la concentrazione sulla prossima gara, il mio amato Bondone! ».
«Quando i distacchi sono così ravvicinati, un po’ brucia –ha esordito ai nostri microfoni l’alfiere Jonia Corse –anche perché subito si fa mente locale a tutti i micro-errori fatti nelle due salite, anche se nel complesso la gara è andata bene, e la vittoria di gara2 mi consente di raccogliere un ottimo bottino di punti in ottica campionato. Vincere una manche contro un grande delle salite com’è Christian, mi riempie di orgoglio. »
Ha completato il podio, il sardo volante Omar Magliona, che alla guida della sua Norma M20 FC Zytek ha chiuso a 3.01 secondi dal vincitore, facendo registrare in Gara 2 un distacco di soli 99 centesimi dal leader.
«E’ stato un week end molto travagliato – ha dichiarato il portacolori della CST Sport – perché dalle prove con un set up della vettura che non era adatto al mio stile di guida, e finalmente in Gara2 abbiamo trovato il giusto compromesso meccanico per permettermi di guidare come so… Mi ritengo soddisfatto, perché non posso nascondere che questa per me è una gara ostica, infatti, dal 2010 quando ho picchiato nel primo tratto, non mi sono mai adattato a questo percorso. Ripeto, posso ritenermi soddisfatto in quanto incamero punti preziosi per il campionato, quindi il week end è da ritenere più che positivo. Ora, per questioni personali devo saltare il Bondone, quindi sono concentrato per Fasano, dove spero di ripetere la positività dello scorso anno, dove ho conquistato la mia prima vittoria assoluta di CIVM sulla Norma.»
Molto positivo è stato il tanto atteso esordio del catanese Domenico Cubeda sulla sua nuova Osella FA30 Zytek. Il portacolori della Cubeda Corse ha finalmente coperto i primi chilometri al volante della monoposto torinese gestita dalla Paco74 Corse, dimostrando sin dalle prove di adattarsi bene alla guida centrale, gli ingombri e le potenzi nettamente maggiori rispetto alla sua ormai ex PA2000, ottenendo il quarto posto assoluto a soli 8.01 secondi dalla prima posizione.
«Non posso nascondere di aver provato una forte emozione in partenza di prova 1 – ha spiegato euforico appena finita la gara “Mimmo” Cubeda – perché salire su una simile vettura è sempre stato un sogno… ma dopo pochi metri ho subito capito che è bisogna dargli del Lei, perché l’enorme potenza e coppia del suo propulsore Zytek non permettono sbavature, e sbagliare è un attimo. Ovviamente ho bisogno di fare chilometri per adattarmi a questa vettura, tutta nuova per me, ma vista la progressione costante nei riscontri cronometrici, credo che la strada sia quella giusta. Giungere a soli 3.49 secondi dal vincitore in gara2 mi rende molto soddisfatto. »
Al quinto e sesto posto, è stata nuovamente battaglia in famiglia tra Francesco e Vincenzo Conticelli, con il figlio al volante della PA2000 Honda che ha preceduto il papà su Pa30 Zytek di 7.04 secondi. Al settimo posto della classifica assoluta si è piazzato il potentino della Jonia Corse Achille Lombardi, che con la sua Osella Pa21s Evo Honda ha conquistato un’importante doppietta tra le gruppo CN in ottica campionato, approfittando anche della casella vuota del suo diretto avversario di gruppo Luca Ligato, secondo in gara1 e fermo per noie meccaniche in Gara 2. Ha della Jonia Corse Luca Caruso. Il veloce driver catanese ha sbaragliato la concorrenza al volante della Radical SR4 dell’Autosport Sorrento, aggiudicandosi anche la tappa del 2° Trofeo ProtoBike G-Energy. Alle sue spalle si è piazzato il veloce driver Gretaracing Ivan Pezzolla, che al volante dell’Osella Pa21 JrB BMW del Team Puglia ha dominato tra le 1000, incamerando punti preziosi che lo portano in testa alla classica assoluta del Trofeo Protobike. Chiude la Top Ten, il salernitano Cosimo Rea, sempre più a suo agio con la Ligier JS51 Honda con cui ha conquistato anche il secondo posto di gruppo CN.
Analizzando i risultati dei singoli gruppi, tra le monoposto di gruppo E2-SS, oltre ai primi tre di classe 3000, Merli, Scola e Cubeda, tutti su Osella FA30, va segnalata la vittoria di Diego De Gasperi in classe 2000 al volante della Lola Dome, davanti a Gino Pedrotti su F.Renault e Graziano Buttoletti su Dallara F310. In classe 1.6, nel derby tutto ascolano tra le due Gloria CP8 si è imposto Andrea Vellei davanti ad Adriano Vellei. Da segnalare gli incidenti delle due Wolf GB08F1, in Gara 1 il lametino Angelo Mercuri sulla versione 3000 aspirata mentre in Gara 2 il fasanese Franco Leogrande sulla versione 1.6 turbo.
Tra le biposto con regolamentazione internazionale di gruppo E2-SC, oltre al dominatore Omar Magliona, in classe 3000 completano il podio Vincenzo Conticelli su Osella Pa30 Zytek e l’ascolano Domenico Cappelli su Lucchini 197 BMW. In classe 2000, vinta da Conticelli Jr, va segnalato il ritiro del sardo Giuseppe Vacca per problemi al propulsore della sua Pa2000. In classe 1.6 si è imposto il veloce siciliano della Jonia Corse Luca Caruso, al volante della Radical SR4 Evo2 della Autosport Sorrento. Il driver catanese ha conquistato anche la speciale classifica del 2° Trofeo ProtoBike G-Energy promosso da Salitastiledivita.it. Alle sue spalle, sia in classifica generale sia di Trofeo, si è piazzato il pugliese Ivan Pezzolla, al volante dell’osellina 1000 del Team Puglia, autore di una gara molto aggressiva. Sesto di gruppo e secondo di classe 1.6 per Roberto Malvasio, anche lui su Radical SR4. Chiudono il podio della classe 1000 il calabrese Giuseppe Rubino e il siciliano Andrea Pace, rispettivamente su Elia Avrio ST09 e Radical ProSport.
In gruppo CN, doppietta perentoria del potentino Achille Lombardi, che al volante della sua Osella PA21s Evo Honda si è imposto in entrambe le salite con due manche fotocopia: 2’21”83 e 2’21”75. Il veloce Luca Ligato, dopo aver fatto registrare il secondo tempo in Gara 1 a un secondo da Lombardi, ha dovuto issare bandiera bianca in Gara 2 per un problema tecnico sulla sua biposto. Ottima la seconda posizione per il salernitano Cosimo Rea, in un continuo crescendo di prestazioni al volante della Ligier, anche se ancora in debito di cavalli. Chiude il podio il giovanissimo Giovanni Rampini, anche lui su Osella PA21 Evo Honda gestita dal Team Faggioli.
Tra le dreamcar di gruppo GT, il foggiano Lucio Peruggini s’impone in maniera perentoria staccando in Gara 1 il nuovo record di categoria, al volante della sua Ferrari 458 GT3. Il driver del cavallino ha preceduto il portacolori della Vimotorsport, Luca Gaetani, primo di classe GT Cup, al volante anche lui di una Ferrari 458 ma in configurazione Challenge. Terzo assoluto e secondo di classe GT3, su Porsche 997 GT3 R il trentino Marco Cristoforetti, pilota dal curriculum sportivo pistaiolo molto importante e dominatore delle ultime edizioni della classica trentina (unica gara in salita da lui disputata sino a oggi), che per preparare al meglio la sfida con il pugliese del cavallino rampante sulla sua gara di casa ha deciso di “rodare” alla Teodori il pacchetto auto-gomme-pilota.
In E2-SH continua la serie positiva di Manuel Dondi e la sua Fiat X1/9, vincitore di entrambe le manche di gara, nelle quali ha sgretolato il precedente record si 2’30”47, portando il limite dapprima a 2’29”35 e poi a 2’28”73 in gara 2. Alle sue spalle, un sempre più in forma, Marco Iacoangeli. L’ingegnere di Ariccia ha ormai iniziato a dare del tu alla sua BMW Z4 GT, siglando crono di tutto rispetto e iniziando a mostrare il reale potenziale della biposto bavarese. Ha conquistato il terzo posto il veloce driver potentino Carmine Tancredi, molto incisivo con la sua BMW Cosworth. Da registrare la vittoria in classe 3000 di Marco Gramenzi, finalmente in palla con la nuovissima Alfa Romeo MGAR001 motorizzata Zytek. Sicuramente siamo ancora lontani dall’esprimere la sua vera forza, ma dopo un anno di ritiri e passeggiate domenicali, questa sembra una vera vettura da gara, a cui ora servono solo chilometri per essere messa a punto.
In Gruppo E1-Italia, si è imposto il portacolori della Speed Motor Marco Sbrollini. Il pilota di Pergola ha accusato problemi alla sua Lancia Delta HF per tutta la giornata di prove, ma grazie al lavoro dei team è riuscito a presentarsi ai nastri di partenza di domenica in perfette condizioni, vincendo entrambe le salite e abbassando il suo primato personale del tracciato. In seconda posizione, a 9.43 secondi si è piazzata l’Alfa 156 STW di Ferdinando Cimarelli, vincitore di classe 2000, che ha preceduto il pugliese Vito Tagliente al volante della Honda Civic Type R, staccato di 12.5 secondi. In classe 1.6 si è disputato uno dei confronti più intensi e imprevedibili dell’intero campionato: doveva essere l’ennesimo round del duello Chirico/Aragona, ma il giovanissimo Andrea Celli ha stupito tutti, inserendosi nella lotta tra i due mostri sacri della E1-1600, e riuscendo a conquistare la vittoria di Gara 2. Al termine delle due manche di gara, infatti, il podio della classe 1.6 ha visto primeggiare l’ingegnere di Villapiana Giuseppe Aragona, con Andrea Celli secondo, staccato di soli 26 centesimi, e sul terzo gradino del podio il pilota reggino Domenico Chirico a 1.11 secondi. Si è imposto in classe 1.4 il piemontese Gianni Regis, che abbandonata la fida 106 di classe N-1600 ha iniziato con una perentoria vittoria il lavoro di sviluppo di questa nuova vettura. Chiudono il podio di classe 1.4 le Peugeot 106 di Bruno Grifoni e Vito Rosato. Tra le 1.6T vittoria di Domenico rotella su Renault R5 GT, davanti a Alberto Scagnetti su vettura gemella e Paola Pascucci su Mini Cooper S. Da registrare la vittoria in Gara 2 di Vito Micoli, sempre su R5 GT, autore in Gara 1 di una toccata che l’ha costretto al ritiro per la rottura del cerchio e della gomma. In classe 1150 ha ottenuto il miglior crono Marco Berardi al volante della sua Citroen C1. Tra le vetture con propulsore moto, da segnalare la vittoria di Davide Gandini su Peugeot 106 Kawasaki.
In gruppo A, si è imposto l’altoatesino Rudi Bicciato, nuovamente al volante della sua fida Lancer Evo VI, con cui ha imposto il suo ritmo, fermandosi a soli 2 decimi dal record del percorso, detenuto da lui stesso e fatto registrare nel 2014. Secondo di gruppo ma primo tra le 2000 si è classificato il catanese Salvo D’Amico, visibilmente soddisfatto in parco chiuso della sua prestazione, che gli ha permesso di mettersi alle spalle vetture ben più potenti della sua Renault Clio, oltre ad incamerare punti importanti per la rincorsa al titolo di gruppo. E’ stato un duello al photofinish quello per il secondo posto di classe 2000, tra le due Honda Civic Type R di Paolo Parlato e Luca Zuurbier, divisi alla fine da soli 5 centesimi di secondo a favore di Parlato. Da registrare in classe 1.6 la vittoria di Massimo Tirabassi su Citroen Saxò e di Luca Chioccia in 1.4 su Peugeot 106.
In Gruppo N ha conquistato un’importante doppietta in ottica campionato il sorrentino di Trento Antonino Migliuolo, che dopo aver imposto il suo ritmo in Gara 1, staccando i diretti avversari Lorenzo Mercati, giunto secondo e “Zio Lino” Vardanega, giunto terzo, tutti su Mitsubishi Lancer Evo, ha gestito il vantaggio in gara 2, anche per preservare la sua 4X4 giapponese, con problemi di surriscaldamento. Ai piedi del podio ma primo in classe 2000 si è piazzato Renato Geremia su Honda Civic Type R. In classe 1.6, ha conquistato prima vittoria Vincenzo Ottaviani e la sua Citroen Saxò VTS. Il pilota di Popoli ha approfittato del passo falso del potentino Rocco Errichetti, uscito di strada in gara 2 con la sua Peugeot 106 dopo aver fatto registrare in gara 1 il miglior rilevamento cronometrico, staccando Ottaviani di soli 0,9 secondi. Con “Vins” saldamente in testa e Errichetti fuori gioco, la lotta per i restanti gradini del podio si è decisa al photofinish con, nell’ordine, Gabriele Giardini, Antonio Fichera e Antonio De Luca staccati tra loro di appena 1.06 secondi.
In Produzione Evo, vittoria per Gianlindo Filiaggi su Opel Calibra, davanti a Fabio Massimi su Subaru WRX, vincitore di classe +3000 e Loredana Ramacogi su Peugeot 206, vincitore di classe 1.4.
In Racing Start Plus, ancora una doppietta con relativo record per il driver della Gretaracing Ciccio Savoia, al volante della Mini Cooper S JCW della DP Racing. Alle sue spalle il giovane driver Fasano Corse Andrea Palazzo, anche lui su Mini Cooper S JCW ma della AC Racing, staccato di 5.16 secondi, che a sua volta ha preceduto la testimonial della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica Rachele Somaschini di 6,56 secondi. Da registrare il duello tutto marchigiano per il primato tra le aspirate, vinto da Pierluigi “Gigi” Terrani su Renault Clio RS davanti a Luca Attorresi, anche lui su Renault Clio RS. Chiude il podio di classe 2000 l’eugubino Paolo Biccheri su vettura gemella. In classe 1.6, il podio è composto da Luigi Gallo su Citroen Saxò VTS, Cristiano Romoli su Peugeot 106 e Giacinto Fidanza su Citroen Saxò, staccati rispettivamente di 2,38 e 3,35 dalla vetta.
Tra le vetture di stretta derivazione di serie, le Racing Start, si è assistito all’ennesimo duello al cardiopalma tra i due campioni della RSTB, Giacomo Liuzzi e Antonio Scappa. In Gara 1 il driver della rossa Mini preparata da DP Racing ha fatto registrare il nuovo record del percorso, ma non ha avuto neanche il tempo di scendere dalla vettura che è arrivato il riscontro cronometrico del rivale Liuzzi, che ha ritoccato di 33 centesimi il record. In Gara 2 Scappa e Liuzzi sono entrambi nuovamente scesi sotto il record con Scappa, che portava il nuovo limite a 2’52”21, mentre il pilota della gialla Mini curata da AC Racing si attestava a soli 4 centesimi di ritardo. La gara, par appena 29 centesimi è andata al Liuzzi, mentre in classifica di campionato l’uno a uno lascia immutata la situazione. Ha conquistato il terzo gradino del podio il sempreverde Mario Tacchini su Mini Cooper S, staccato dal duo di testa di oltre 22 secondi. Tra le aspirate, netta affermazione del portacolori Apulia Corse Ciccio Perillo al volante della Renault Clio RS. Il pilota di Locorotondo ha approfittato della seconda posizione assoluta di Marco Cappello, vincitore con la Civic di classe 1.6, e dei problemi in Gara 2 di Angelo Loconte per allungare in classifica di campionato. In classe 1.6, oltre alla vittoria di Marco Capello, chiudono il podio Marco Magdalone su Peugeot 106 e Alex Arvizzigno su Citroen Saxò VTS. Nuovo successo in classe 1.4 per il calabrese Arduino Eusebio su VW Polo davanti a Nicola Merli e Claudio Pio, entrambi su Peugeot 106. Vittoria in solitaria per Giovanni Aloisi in 1.150 al volante della Citroen C1.
Nel gruppo Le Bicilindriche, ha finalmente rotto gli indugi Oronzo Montanaro, vincitore con la sua Fiat 500 preparata dalla Pezzolla Elaborazioni. Alle sue spalle si è classificato Johnny D’Agostino a 3.94 secondi, mentre ha completato il podio il veloce Mirko Paletta, anche lui su Fiat 500. Vittoria in solitaria per Giuseppe Torcasio su Fiat 126 in Gr.2.
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