Correva l’anno 2013 – Bondone
Indescrivibile? Straripante? Son passati due anni, ma io ancora non trovo le parole adatte per descrivere la prestazione di Simone Faggioli all’università delle salite. Non si tratta semplicemente di trovare i termini giusti relativi ad un record. Ne ha fatti così tanti che basterebbe sceglierne uno a caso per raccontare comunque qualcosa di straordinario! Eppure, io son fermo a quella scalata lì (ed a quella che fece a Col St Pierre nel 2014 per altre ragioni).
Mi spiego.
Le stagioni più belle nelle cronoscalate son sempre state quelle dove, ai vertici, c’è stata “reale” lotta. E’ questo che dà ai protagonisti quelle motivazioni in più per portare le vetture ai limiti fisici per i quali son state costruite.
Ma….quando a pochi secondi dal via gli dissero che il suo diretto avversario aveva registrato il tempo di 9.28, e cioè 5 secondi più alto del suo record, tutti pensammo:” ora sale sereno e, magari non rifà il record, che era 9.23, ma vince e porta a casa coppa, trionfo etc etc.”.
S B A G L I A T O !!!
Semaforo verde! Dipinse l’intero tracciato con manovre paragonabili ad opere d’arte con una determinazione sovrannaturale, demolendo tutti gli intermedi, fino ad arrivare in vetta col nuovo memorabile record di 9.20…..
Cosa, sapendo già la prestazione del tuo avversario, lo spinse per oltre 17 km a distruggere un suo record di oltre 3 secondi???
Quel giorno Simone fu di un livello sconosciuto agli esseri umani! E credetemi, è difficile essere un alieno quando già tutto quello che fai è sopra le righe! In molti, se non tutti, si sarebbero adagiati….Lui no!!!
#ScolpitoNellaStoria
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