Correva l’anno 1996 – Alghero Scala Piccada

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Correva l’anno 1996 – Alghero (manovre al limite ed oltre)

 

Andai per la prima ed unica volta (ahimè) in Sardegna a vedere l’apertura del CIVM. Scenario magnifico. Partenza livello spiaggia e tracciato con vista mare, fino al traguardo. Feci una ricognizione sul percorso per scegliere dove guardare la gara, e la mia attenzione andò subito al folle rettilineo di quasi un km che c’era subito dopo la partenza. All’epoca ringraziando Dio, non esistevano le chicane, e la curva a destra da 5 marcia che c’era alla fine del dritto era tutta da gustare!

C’erano ovviamente tutti i migliori ma, solo in 3 fecero cose assurde!

Tutti arrivavano in 5 marcia al limitatore, ma poco prima della destra, su il piedino. Giustamente! Si chiama istinto di conservazione! Ma, tornando a quei 3…..

 

Mauro Nesti su Lucchini bmw sfrecciò sul dritto e, con lo stupore misto preoccupazione di tutto il pubblico, alleggerì il piede ed entrò in curva uscendo al limite della carreggiata sfiorando la roccia…….e si, dimenticavo. in uscita, c’era roccia ad aspettare le carene delle vetture! Mauro fu straordinario!

 

Fabio Danti su Skoda Felicia supersalita A1 fece quello che non riuscì a fare nessuno! 5 saldata in rettilineo e 5 saldata in curva, impossibile da fare a quella velocità. Ed infatti gli partì il posteriore ed in quel preciso momento circa 500 persone iniziarono a scappare e, secondo me, stanno ancora correndo senza voltarsi! Ci si gelò il sangue ma….Fabio tenne giù il destro, finendo il curvone destro di traverso al limitatore, sfiorando anzi, graffiando il paraurti posteriore in uscita contro la roccia! Fabio, ovunque tu sia, noi ce la facemmo addosso. Sappilo!

 

Infine, Walter Santus! Ecco signori, qui vi racconterò di uno che non ce l’ha fatta….ma che cambiò radicalmente il mio modo di vedere le corse! Se state pensando ad una manovra degna di uno psicopatico sappiate che siete lontani anni luce dalla verità. In breve…

Arrivava dal rettilineo con una velocità fuori dal comune! Le supersalita degli anni 90 facevano spettacolo/paura pari alle migliori vetture sport. Quando tutte le persone sane di mente pensammo “ora alleggerisce”, lui tenne giù al limitatore ed entrò in curva! Come vi dissi per Fabio, era impossibile farla in pieno, ed infatti gli partì il posteriore anche a lui. Piede destro giù fisso, vettura di traverso, controsterzo, la riprese ma gli ripartì dall’altra parte, controsterzo, la riprese ma gli ripartì definitivamente verso la roccia….TUTTO IN 6 MARCIA AL LIMITATORE.

Il posteriore urtò violentemente contro la roccia e la vettura fece un movimento assurdo iniziando a capottarsi a 3 metri d’altezza, ma non di lato, bensì rotolando in avanti per qualche secondo fino ad abbattere un palo della luce posto dall’altro lato della carreggiata, sempre a 3 metri d’altezza, finendo nel dirupo a testa in giù.

Superato lo choc in pochi secondi, ci lanciammo nel dirupo nel tentativo di aiutare il malcapitato ma, convinti, ci fosse ben poco da fare.

 

Quello che vi dirò ora scolpitevelo a fuoco in testa!

 

Mentre tentavamo di raggiungere la vettura, si vedeva il portellone posteriore muoversi. Appena arrivati lui uscì dal retro della vettura, si mise in piedi, ci guardò e, mentre si slacciava il casco ci disse:” ragazzi, quando è la prossima gara?”

 

#DaManicomio

#CiPiaccionoCosì

#IdoloPerSempre

#Highlander